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"CHRISTMAS BLUES"


Una definizione chiara e semplice del fenomeno è: DEPRESSIONE NATALIZIA, che potrebbe essere generalizzata a tutti quei momenti in cui si è in vacanza o in pausa dalla solita routine. Spesso, alcune persone, con la fine dell'anno e l'arrivo di quello nuovo, possono sentirsi giù e lamentare un senso di incertezza e solitudine, ma la maggior parte delle volte questo mood è temporaneo e di entità lieve. Se sopratutto in questo momento si avverte un cambiamento dell'umore non possiamo parlare di vero e proprio episodio depressivo o sindrome depressiva (per cui servirebbero dei criteri ben precisi) ma possiamo ugualmente prenderne atto ed osservare il fenomeno come un malessere reale e concreto
Come sempre, anche in questo caso non possiamo fare un elenco di tutti i motivi possibili per cui ciò accade: ogni persona ha i propri perché (unici) per cui vive in questo modo le festività. 
Sicuramente c'è una componente culturale che ci vorrebbe "tutti più buoni" e "tutti più felici" a Natale ma anche "pieni di buoni propositi per l'anno nuovo", spingendoci da un lato ad aumentare il nostro standard di vita e di felicità e dall'altro a non sentirci in grado di raggiungerlo. 
Solitamente a Natale si trascorre molto tempo in famiglia, molti studenti universitari tornano a casa (con tutto ciò che comporta il tornare in uno spazio del passato -per certi versi più infantile di quello che occupano per il resto dell'anno-), si tende ad aumentare il proprio consumo di cibo e magari a ridurre le ore di sonno. In un certo senso, il Natale ci spinge, per il semplice fatto che arriva, a dei cambiamenti per la nostra vita che magari noi non avremmo fatto, né voluto e allora, potrebbe essere che certe cose, semplicemente accantonate, possano tornare alla ribalta.
Fortunatamente non tutti vivono il periodo delle feste in questo modo e non hanno bisogno di ricollocarsi in funzione di tutti questi cambiamenti ma potrebbe sicuramente essere utile ascoltarsi e muoversi in funzione di ciò che sentiamo. 
Potrebbe essere rassicurante pensare che non si deve necessariamente essere felici, né esserlo più di altri periodi dell'anno. Non si deve necessariamente passare tutto il tempo possibile in famiglia e sopratutto ci si può ritagliare del tempo per fare delle cose che in altri momenti dell'anno non si possono fare perché si è oberati di impegni, lavoro e studio! 
E quindi tutto questo tempo libero potrebbe essere anche usato per "essere creativi", per leggere, per vedere un film che ci era sfuggito o per recuperare dello studio arretrato! 

Per riderci su, dopo l'holiday blues c'è quasi sempre l'ansia da esame!  



Dott.ssa Chiara Matera cell. 3711975372

Dott.ssa Chiara Di Giorgio cell: 3465285290

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