SESSIONE INVERNALE NON TI TEMO!

E' ufficialmente iniziato uno dei periodi più stressanti dell'anno in cui le parole d'ordine non possono che essere "Studio Matto e Disperato", "Nottata sui libri", "Speriamo che me la cavo" (ricordando un vecchio film). 
Anche se sono dei ricordi un po' lontani, è ancora viva nella nostra memoria la scena in cui, da studentesse responsabili, realizzavamo dei programmi di studio minuziosi e quasi impossibili da rispettare. Poco prima delle vacanze natalizie, i buoni propositi ci spingevano a suddividere il materiale di studio per i giorni a disposizione. Quasi sempre arrivava Gennaio e i libri erano ancora intonsi!!! Spesso seguiva una nuova riprogrammazione e nuove strategie di adattamento alla  situazione: la data d'esame inesorabilmente si avvicinava! 

Ognuno ha le proprie strategie di approccio allo studio, di gestione dell'ansia e dello stress di fronte ad una prova universitaria. Questa descritta è solo una delle tante situazioni possibili ma, molto spesso, l'ansia da esame è tipica di qualsiasi studente universitario che deve affrontare una prova. E' doveroso però sottolineare che la giusta quantità d'ansia è anche necessaria per mobilitare le risorse dell'individuo che deve affrontare un qualsiasi esame! 

"Da dove viene l'ansia?"
"Perché io la vivo così ed il mio amico è tranquillo?"
"Ho studiato tutto, non dovrei avere l'ansia!"
"E' vero, non ho studiato tutto ma so quali sono le domande probabili (che ho studiato alla perfezione) quindi perché ho l'ansia?"
"Devo stare tranquillo, devo stare tranquillo, devo stare tranquillo..."

In alcune persone sono questi (e tantissimi altri) i pensieri che affollano la mente la notte prima (a volte anche settimane) di una qualsiasi prova d'esame, e spesso sono associati anche ad una reattività fisica particolare: l'ansia si manifesta con tremore, deconcentrazione, insonnia, tachicardia, veri e propri attacchi di panico. A volte alcune persone, pur avendo studiato, a causa dell'ansia potrebbero non ottenere una performance ottimale, oppure decidere di non presentarsi all'esame o, in casi più estremi, non proseguire il proprio percorso di studi. 

In ognuna di queste situazioni l'ansia ha bloccato un processo e da essere un sano attivatore è diventata un muro insormontabile!
Molto spesso si potrebbe creare un circolo vizioso in cui ansia ed autostima s'influenzano vicendevolmente. 

Il web è pieno di consigli per combattere l'ansia, per allontanarla, per gestirla. 
Noi riteniamo che utilizzare delle tecniche di gestione dell'ansia possa essere molto molto utile per poter andare avanti e non bloccarsi di fronte ad un esame ma, sicuramente, il discorso ANSIA potrebbe essere molto più ampio di quello che s'immagina.

Ma immaginiamo che l'esame sia fra due settimane...

Potresti per esempio:

- PROGRAMMARE LO STUDIO IN MODO REALISTICO (decidere di studiare 50 pagine di mattina e 50 di pomeriggio, quando sai già che la tua concentrazione ti permette di farne la metà potrebbe creare solo frustrazione e senso d'impotenza);

- PROGRAMMARE LA GIORNATA ALTERNANDO STUDIO/ ATTIVITA' PIACEVOLI (rinchiudersi in casa per due mesi non aumenterà la qualità dello studio, anzi potrebbe creare un effetto opposto. Ritaglia quindi del tempo - ovviamente poco- per incontrare gli amici, andare al cinema, distrarti!);

- TROVARE IL TUO MODO PER RILASSARTI (potresti eseguire delle sessioni di respirazione diaframmatica, fare meditazione o yoga... tu, meglio di chiunque altro, sai cosa potrebbe aiutare il tuo rilassamento!!!) 

E se l'ansia rimanesse lì? Se non dovesse passare? 

Probabilmente il lavoro da fare su questo aspetto di sé è diverso e potrebbe comportare la richiesta di aiuto ad un professionista, per esplorare il problema e capire insieme come affrontarlo.


Dott.ssa Chiara Di Giorgio cell: 3465285290


Dott.ssa Chiara Matera cell. 3711975372

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